Il direttore di Libero si è soffermato sugli stupri di gruppo avvenuti poco lontano da Napoli e a Palermo: la causa sarebbbe la maleducazione.
“Il fenomeno crescente delle violenze sessuali di gruppo di cui si macchiano minori e neomaggiorenni va ricondotto all’esibizionismo patologico di cui soffrono i giovani di oggi“, esordisce così Vittorio Feltri nel suo editoriale pubblicato su Libero. Secondo il direttore, infatti, i giovani “postano i loro crimini, che considerano prodezze, sulla rete, facendosene vanto“.
“Se non curiamo questa malattia – ammonisce Feltri – saremo costretti ad assistere ad una escalation di brutalità“. Il direttore di Libero si riferisce a ciò che è recentemente avvenuto a Caivano e a Palermo ma si sofferma anche sulla vicenda di Anagni, comune in provincia di Frosinone. Qui, alcuni ragazzi hanno massacrato a calci una capra, pubblicando il filmato sui social.
“Vi confesso che orrori di tale genere non mi sconvolgono meno delle violenze sessuali – commenta Feltri -. Eventi come questi ci indicano non soltanto l’incapacità dei genitori di trasmettere ai figli il rispetto nei confronti di ogni forma di vita, quindi anche la sensibilità che non è innata ma si acquisisce mediante l’educazione“.
Il ruolo della scuola
“Nelle scuole – aggiunge il direttore di Libero – andrebbe insegnato l’amore verso gli animali, magari attraverso un contatto diretto con fauna e flora, con la natura. Solamente così potremo salvarci dal rischio, ahimè concretissimo, di precipitare ulteriormente in una spirale di barbarie che inghiottirà gli ultimi brandelli della nostra umanità“.
“Personalmente – conclude Feltri – se fossi padre di un adolescente il quale partecipasse a atti come quello di Anagni, mi domanderei dove io abbia fallito e mi impegnerei affinché non gli venisse risparmiata la galera. Per il suo bene”.